lunedì 30 giugno 2008

Non é come vorrei

Questo mondo non é come lo vorrei, come canta Vasco ultimamente. Il mestiere più raro, forse perché più difficile é diventato quello del giornalista. Lo testimonia la scarsità di notizie vere, intendo non legate in qualche mnodo al gossip o alla voglia di fare allarmismo. La realtà viene nascosta o mascherata da qualcosa che non ha molto di reale, le malefatte della classe politica e dirigente vengono trasformate in complotti dei magistrati e il contrasto della giustizia e della verità è una azione eroica.

Io di eroico ci vedo ben poco in questo seppur sapiente ed efficace modo di disinformare. Ci vedo la convenienza di un certo gruppo di persone questo sì. E attenti a non farvi incantare da chi vuole fare credere che la tendenza a nascondere e mistificare è solo del centrodestra. Io lo vedo un atteggiamento bipartizan, in cui ultimamente pure il centrosinistra ha detto ad alta voce la sua.
Che si dice ad esempio dell'immondizia a Napoli? Pare che io sia arrivato il Padre Eterno a sistemare le cose! Ma non é così.
Chi dovrebbe occuparsi di sovrintendere e controllare i siti tipo le discariche ha invece tutto l'interesse a fare proseguire la situazione d'illegalità che c'è stata finora. Lo dimostra l'esempio del tutore della legge di cui racconta Travaglio, trasferito su un altro caso per i suoi rapporti scomodi sul caso in questione, rapporti in cui faceva notare le mancanze del sistema di controllo. Ora prosegue il lavoro sul caso che gli é stato tolto, ma fuori dall'orario di lavoro. E i corrotti si chiedono come mai i rapporti scomodi continuano ad essere sulle loro scrivanie. Ma le persone oneste sono mosche bianche, il sistema é studiato apposta per autosostenersi. I colpevoli si coprono a vicenda, la responsabilità non é mai di qualcuno precisamente, é tutto molto aleatorio.
Ciò che invece é certo é che se un giornalista si permette di raccontare qualcosa di vero ma scomodo viene accusato di fare politica e di atteggiamento fazioso o capzioso (che paroloni per dire che li stanno sputtanando agli occhi dell'opinione pubblica). Ultimamente i TG usano spesso la parola allarme. E' un allarme generale: allarme stupri, allarme nomadi, allarme criminalità, allarme rifiuti, allarme maltempo, allarme, allarme e ancora allarme. Allarmare distrae la gente. Le persone allarmate sono meno propense a pensare alle cose che gli succedono veramente intorno. Preferiscono pensare al procurato allarme. C'è chi quindi usa ad arte questa tecnica di depistaggio. Infatti nessuno si accorge che il fatto che il governo voglia annullare le intercettazioni per i reati con pene sotto i dieci anni oppure sospendere i processi dovrebbe essere da allarme democratico. Ah già per esserci un allarme democratico dovrebbe esserci una democrazia!!

Per questo apprezzo Marco Travaglio (guardate qualche suo video su YouTube dalla mia barra video) che dice chiaramente che Andreotti è sato prescritto pur avendo commesso il reato di mafia e non dice che è innocente in quanto assolto. Dice la verità che si legge nelle sentenze. Se si crede alla buona fede dei giudici e del sistema giudiziario. Ma questo è un altro discorso.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

http://arxiv.org/abs/0807.0090