mercoledì 27 agosto 2008

Storia alternativa delle religioni (Intro)

La religiosità non si dovrebbe confondere con la religione. Questa necessaria premessa per precisare che io non sono contro la naturale spinta all'investigazione della realtà che porta alla posizione di particolare domande esistenziali, che chiamo religiosità in un certo senso, ma sono contro alle strutture organizzate di potere e di controllo che si chiamano religioni.

Dio@sistinaIn questo blog, con la parola religione si intenderanno le religioni monoteistiche, e in particolare le tre maggiori. In ordine di apparizione: l'ebraismo, il cui mirabolante e violentissimo dio si chiama Jahvè e il cui maggiore profeta si chiama Mosè, un egiziano balbuziente molto cocciuto (XX secolo prima dell'era volgare), il cristianesimo, il cui maggiore profeta è Gesù Cristo e il cui dio si chiama, con somma fantasia Dio (intorno al 30 della nostra era volgare) e ultimo in ordine tempo (VII secolo della nostra era volgare), è l'islam, che significa sottomissione a dio, che per l'islam si chiama Allah, mentre il loro profeta è un certo Maometto (quello della proverbiale montagna che va o non va).
Tali strutture nascono in medio oriente e con il passare dei secoli si sono arrogate il diritto di essere uniche portatrici dell'unica verità e si sono prese la libertà di formulare pensieri per nostro conto, oltre che proibizioni di qualsiasi genere. In questo modo viene garantito un grande controllo ma nello stesso tempo le persone non hanno la possibilità di evolvere il loro pensiero in maniera autonoma. Che bisogno esiste, infatti, di porsi certe domande se poi le risposte sono state preconfezionate in pratici pacchi (vedi Bibbia, Talmud e Corano) e riformulate a piacimento dalle classi dirigenti delle singole entità religiose? Ovvio che se ho già le risposte non investigo più. Ben studiata, devo dire.
Inoltre si pensi alla Verità con la V maiuscola, che è da pensare come assoluta. Se veramente i cristiani, gli ebrei e i musulmani l'avessero, allora queste tre religioni sarebbero la stessa religione, perchè tale verità è unica e indivisibile, assoluta appunto. E allora la possibile soluzione a questa apparente prima illogicità potrebbe essere che sono inevitabilmente false tutte e tre e che non sono altro che, come vedremo, la stessa minestra rimescolata e riscaldata.

Ma da dove arrivano gli dei e le religioni? Capendo questo, sarà più facile seguire lo sviluppo delle moderne religioni. Vediamo, questa è una mia possibile interpretazione, ovviamente semplificata e scherzosa, ma è scherzando che si deve parlare di queste cose, altrimenti si finisce con il dargli troppa importanza.

Io mi immagino le reazione dei primi uomini sapiens sapiens alle catastrofi che la natura ci propone. Ad esempio i tuoni e i fulmini devono essere stati sconvolgenti, come anche i vulcani o i terremoti, per non parlare delle trombe d'aria e dei cicloni, ma anche più semplicemente le piogge e il vento. Tutte manifestazioni autonome della Natura. Per chi non le sapeva spiegare, come gli uomini di allora, si potevano ben associare delle presenze Onnipotenti e Invisibili a tali fenomeni. Quindi ecco nascere religioni naturalistiche i cui dei sono tanti, uno per ognuna di queste immense forze (il dio della pioggia, del vulcano, delle tempeste, dei mari, del tuono, del fulmine) e poi anche altri collegati a qualità umane quali amore, bellezza, fertilità e molti altri. Con il passare del tempo tali dei vengono antropomorfizzati, cioè dotati di fattezze, abitudini e difetti umani, nonchè di elaborate famiglie dinastiche e romanzesche, dai mille intrecci e scandali. E' l'inizio del gossip, un divino gossip, non paragonabile al nostro tra veline e calciatori, ma altrettanto ridicolo.
Allora, c'erano le famiglie di divinità sumere, babilonesi ed egizie, ma anche indiane e poi più tardi quelle greche e romane. Omicidi, tradimenti e altre belle cosucce vengono attribuite alle divinità in qualche modo per fare accettare al popolo la propria condizione. Le classi sacerdotali avevano obbligo di segretezza ed erano i portatori delle conoscenze più avanzate in medicina e in chissà quali altre scienze (seppure ad un livello a noi non noto). Tramite le loro conoscenze erano probabilmente in grado di far credere alle persone ciò che volevano riguardo agli dei. Molto di frequente il re stesso era considerato di natura divina. Un bel guazzabuglio…

Continua in un prossimo post.

0 commenti: